UNESCO / F. Jácome – l’Ambasciatore d’Italia,
L’Ufficio UNESCO di Quito, insieme all’Ambasciata italiana
In un atto simbolico, l’Ambasciatore italiano
Il piano è stato sviluppato da un comitato di esperti internazionali coordinati da UNESCO-Quito e finanziato dalla Cooperazione Italiana allo Sviluppo. La proposta comprende quattro programmi di intervento: conservazione di beni mobili, beni immobili, sviluppo turistico e di diffusione e promozione.
Ad esempio, nella zona turistica sono raccolti iniziative turistiche religiose, il recupero delle conoscenze tradizionali, l’apertura di caffè e ristoranti, l’uso produttivo del giardino, tra le altre.
Per quanto riguarda le azioni di conservazione degli immobili, sono previste azioni per concludere interventi, come nella chiesa principale e la fonte del chiostro principale, la prevenzione dei rischi per le minacce umane e biologiche, il recupero di aree verdi e la cura del paesaggio e attivazione di un circuito visite.
Gli interventi al patrimonio mobile includono, tra altri progetti, il restauro della serie Vita di San Francisco, l’adeguamento dei magazzini deposito, la creazione di un laboratorio di restauro, con le giuste condizioni, l’aggiornamento dei documenti d’inventario e l’elaborazione di un piano di conservazione preventiva per la biblioteca del Convento e le opere che sono ivi esposte.
Le autorità dell’Istituto Nazionale di Patrimonio Culturale (INPC) e del ‘Distrito Metropolitano di Quito’ hanno espresso sostegno all’iniziativa e hanno evidenziato le potenzialità del Convento. Patricio Gaibor, Direttore Tecnico di ‘Quito Turismo’ ha afirmato che la sfida è che San Francisco abbia un valore per le persone, un valore eccezionale.
Per ulteriori informazioni sul Piano o le strategie di turismo culturale e religioso, contattare l’Ufficio UNESCO di Quito: cultura-quito@unesco.org