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“Giornata Nazionale dello Spazio” su Astrofisica con l’Università di Trieste e il progetto “Roma. Seconda stella a destra”

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L’Ambasciata d’Italia a Quito ha aderito anche quest’anno alla “Giornata Nazionale dello Spazio”, l’iniziativa della Farnesina per valorizzare l’immagine dell’Italia come paese altamente innovativo nei settori dell’esplorazione spaziale e dell’innovazione tecnologica e industriale, svolgendo un ruolo di primo piano anche nei temi della sostenibilità e delle tecnologie satellitari a beneficio della società.

La conferenza in formato ibrido di oggi, martedì 16 dicembre, presso la celebre Universidad “Espiritu Santo” di Guayaquil, in collaborazione con CBEI (Camera Binazionale Ecuadoriana Italiana), Dante Alighieri ed Ecuador Space Society, ha visto la partecipazione dall’Italia della professoressa emerita di Fisica Stellare dell’Università di Trieste, Francesca Matteucci, insignita della prestigiosa Medaglia Matteucci 2025 (massimo riconoscimento internazionale per la Fisica) conferita dall’Accademia Nazionale delle Scienze detta dei XL per i suoi “fondamentali contributi alla chimica delle galassie”.

Davanti ad autorità locali, rappresentanti dell’industria spaziale ecuadoriana, moltissimi studenti, esponenti della comunità accademica e culturale italo-ecuadoriana, la scienziata italiana ha illustrato i risultati della sua ricerca di oltre 40 anni che ha portato all’elaborazione e al raffinamento di una efficace sintesi teorica, dimostrando come l’universo si arricchisca di elementi chimici complessi attraverso le varie generazioni di stelle che si susseguono durante la vita delle galassie.

Al termine del ricco dibattito con il pubblico, è seguita la presentazione (per la prima volta a Guayaquil, principale centro economico-produttivo dell’Ecuador dopo l’analogo evento dello scorso anno a Quito) del progetto editoriale “Roma. Seconda stella a destra”, ideato dalla Farnesina in collaborazione con INAF (Istituto Nazionale di Astrofisica): una guida astronomico-turistica della città di Roma, che intreccia astronomia, arte e territorio.

Ha aperto i lavori l’Incaricato d’Affari a.i. dell’Ambasciata d’Italia a Quito, Mirko Costa, sottolineando “l’importanza strategica che lo spazio, la cultura e l’innovazione assumono nella politica estera dell’Italia all’insegna della diplomazia della crescita in un paese, l’Ecuador, da cui partono consistenti flussi di giovani ricercatori ecuadoriani che guardano all’Italia come la destinazione più ambita per specializzarsi in università e centri di ricerca di eccellenza”.